Se sogni un’esperienza autentica, lontana dai circuiti turistici più battuti, Monteroduni è la destinazione che fa per te. Questo incantevole borgo molisano, adagiato a 450 metri sul livello del mare nella provincia di Isernia, è una vera gemma nascosta, ricca di storia, arte e tradizioni. Al centro di questo patrimonio inestimabile si erge maestosa la Chiesa di San Michele Arcangelo, la “Chiesa Madre” del paese, un simbolo di resilienza e devozione che merita di essere esplorato.
La storia che rinasce: un simbolo di fede e comunità
La storia della Chiesa di San Michele Arcangelo a Monteroduni affonda le radici in tempi lontani, con la sua esistenza documentata già nel XIV secolo, come attestato dal “Libro delle decime” del 1309/1339. Originariamente, la chiesa presentava tre navate, nove altari e un imponente campanile alto circa 17,50 metri.
Tuttavia, il destino di questo sacro edificio fu segnato dal violento terremoto del 1882, che ne causò la quasi totale distruzione. Ma la comunità di Monteroduni non si arrese. Con un impegno straordinario, che vide coinvolti il parroco, il sindaco e i nobili locali, fu avviato un ambizioso progetto di ricostruzione. I lavori, seppur interrotti da difficoltà economiche, furono completati tra il 1925 e il 1926, anche grazie al contributo di “artisti monterodunesi”. Questa rinascita testimonia la profonda fede e la tenacia di un popolo che ha saputo ricostruire il proprio cuore spirituale.
Architettura e tesori nascosti: un viaggio nell’arte sacra Molisana
La Chiesa di San Michele Arcangelo nella sua forma attuale, frutto della ricostruzione post-1882, presenta un’architettura suggestiva. L’interno è caratterizzato da una navata suddivisa da tre archi ogivali, con un presbiterio sopraelevato. La facciata principale accoglie i visitatori con un portale in pietra ad arco a sesto acuto, sormontato da una finestra lobata, affiancato dal campanile. L’accesso è reso agevole da una scala circolare in pietra, aggiunta nel 1921, che si affaccia su Piazza S. Angelo.
Ma è all’interno che la chiesa rivela il suo inestimabile patrimonio artistico. Qui potrai ammirare opere d’arte e arredi sacri provenienti da botteghe molisane e napoletane, databili tra il XVI e il XIX secolo. Tra i pezzi più significativi spiccano il Battistero settecentesco, realizzato in pregiato marmo rosso locale, e una suggestiva statua lignea di San Michele. La collezione include anche sportelli di tabernacolo, statue di santi come la Madonna Addolorata e Santa Lucia, e il dipinto seicentesco “Apparizione della Madonna dei Sette Dolori a Tobiolo con l’Angelo”. Ogni elemento racconta secoli di devozione e maestria artigianale, rendendo la visita un’esperienza culturale profonda.
Il culto di San Michele e le tradizioni di Monteroduni
San Michele Arcangelo è il Santo Patrono di Monteroduni, e la sua festa, celebrata con grande devozione il 29 settembre, è un momento culminante per la comunità. L’Arcangelo Michele, venerato come il “guerriero di Dio” e difensore della fede, è una figura di profondo significato spirituale.
La Chiesa di San Michele Arcangelo si trova nel punto più alto del paese, a pochi passi dal suggestivo Castello Principi Pignatelli, un’altra tappa imperdibile per chi visita Monteroduni. Un viaggio a Monteroduni è un’opportunità per immergersi in un Molise autentico, dove la storia, l’arte e le tradizioni si fondono in un’esperienza indimenticabile. La Chiesa di San Michele Arcangelo non è solo un edificio di culto, ma un custode di memorie e un faro di spiritualità che ti aspetta per svelare i suoi segreti.