Il Molise, la “regione che non ti aspetti”, custodisce gioielli naturalistici come le Cascate di Carpinone. Situate nell’omonimo borgo in provincia di Isernia, queste cascate sono emerse come una meta imperdibile per gli amanti della natura e del trekking. Un tempo sconosciute, persino a molti molisani, sono ora un fiore all’occhiello del turismo locale grazie all’impegno di volontari, che ha trasformato un luogo trascurato in un’attrazione di successo, promuovendo un turismo autentico e rigenerante.

Carpinone: dove storia e natura si incontrano

Carpinone, è un autentico tassello del Molise più nascosto e incontaminato. Arroccato su uno sperone, affascina con le sue case disposte a semicerchio e vicoli lastricati. Il Castello Caldora, risalente all’anno mille, aggiunge un tocco storico. L’acqua è vitale: il Fiume Carpino, nascendo dal Monte Totila, è il cuore pulsante del paesaggio fluviale, confluendo poi con il Tura. Questa profonda connessione con l’ambiente acquatico, testimoniata da antichi mulini e una storica centrale idroelettrica, rende Carpinone una destinazione privilegiata per un turismo attivo e genuino, lontano dai circuiti di massa.

Le meraviglie acquatiche: uno spettacolo naturale

Carpinone vanta tre formazioni acquatiche principali, ognuna con un fascino unico.

La Cascata del Carpino (o di Carpinone) è la più imponente, con un salto di circa 20 metri. La sua origine è parzialmente artificiale, dovuta a una diga che alimenta una centrale idroelettrica, i cui resti sono stati restaurati, offrendo uno scorcio di archeologia industriale integrata nel paesaggio. Le sue acque, con una portata di circa 5700 litri al secondo, confluiscono nel Volturno, creando un fragore suggestivo.  

La Cascata Schioppo, situata più a monte, è interamente naturale, con un salto di circa 10 metri. Il suo getto si riversa in una piscina naturale, ideale per un bagno rinfrescante, specialmente durante i mesi estivi. L’ambiente circostante è descritto come un habitat quasi tropicale, con rocce e un bosco che garantisce ombra e frescura.  

Infine, la Cascata Paradiso è la più distante dal centro abitato e la più elusiva. È generata da un torrente stagionale, il Vallone, e la sua portata d’acqua dipende fortemente dalle precipitazioni, rendendola più visibile tra la fine dell’inverno e la primavera. Il panorama che si apre da questa cascata è considerato il più selvaggio e incontaminato dell’area.  

L’importanza ecologica di queste cascate, immerse in un bosco incantato con una ricca flora e un’aria salubre, è stata riconosciuta dal Fondo Ambiente Italiano (FAI), che le ha incluse tra i “Luoghi del Cuore” in diversi censimenti, sottolineando il loro valore ambientale e l’affetto del pubblico.

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